Ovunque il panzerotto è ormai sinonimo di "calzone" e cioè impasto simile a quello della pizza chiuso a fagotto con all'interno pomodoro, mozzarella ed eventualemnte altro.
Non è così nel basso Salento, dove per panzerotto si intende un piatto a baste di patate, pane grattugiato, formaggio, uova, sale, pepe e prezzemolo, il tutto fritto in piccoli tocchetti dalle estremità affusolate.
Buon appetito!
domenica 2 ottobre 2011
domenica 15 maggio 2011
Habemus Rodinal
Avevo letto in giro per il web che fosse possibile sviluppare la pellicola Kodak BW400CN, creata per avere a disposizione un bianco e nero capace di essere sviluppato con il metodo riservato alle pellicole a colori, usando il celebre Rodinal, di cui si dice riesca a sviluppare anche le pietre.
La caduta della mia EOS 300V, ad opera della mia curiosissima gatta, mi ha dato l'occasione per verificare di persona questa teoria. All'interno del corpo macchina avevo un rullino di Kodak BW400CN, scaduto nel lontano 2006 ma tenuto in frigo per tutto il tempo, con ancora 20 fotogrammi residui su 36.
La caduta della macchina ha causato la rottura del gancio che tiene il dorso chiuso e quindi la pellicola ha preso luce. Questo non è un grosso problema con le EOS analogiche più recenti in quanto la macchinetta srotola l'interra pellicola appena questa viene caricata e riavvolge il rullino man mano che si scattano le foto. In questo modo i fotogrammi impressionati vengono già messi al riparo all'interno della cartuccia del rullino appena vengono scattati.
La combinazione per lo sviluppo da me scelta è stata questa:
Rodinal in diluizione 25 + 1 a temperatura 20 gradi per 8 minuti e 30 secondi, con agitazioni non troppo frequenti ma energiche.
Grande sorpresa nel estrarre la pellicola dalla tank, i fotogrammi c'erano!!!
Il risultato non è ottimale, e ci mancherebbe pure, perché la grana è molto evidente e il negativo è più denso del normale, con una tonalità sul marrone, però è utilizzabile per delle scansioni.
Probabilmente la stampa sarebbe un tantino difficoltosa.
La caduta della mia EOS 300V, ad opera della mia curiosissima gatta, mi ha dato l'occasione per verificare di persona questa teoria. All'interno del corpo macchina avevo un rullino di Kodak BW400CN, scaduto nel lontano 2006 ma tenuto in frigo per tutto il tempo, con ancora 20 fotogrammi residui su 36.
La caduta della macchina ha causato la rottura del gancio che tiene il dorso chiuso e quindi la pellicola ha preso luce. Questo non è un grosso problema con le EOS analogiche più recenti in quanto la macchinetta srotola l'interra pellicola appena questa viene caricata e riavvolge il rullino man mano che si scattano le foto. In questo modo i fotogrammi impressionati vengono già messi al riparo all'interno della cartuccia del rullino appena vengono scattati.
La combinazione per lo sviluppo da me scelta è stata questa:
Rodinal in diluizione 25 + 1 a temperatura 20 gradi per 8 minuti e 30 secondi, con agitazioni non troppo frequenti ma energiche.
Grande sorpresa nel estrarre la pellicola dalla tank, i fotogrammi c'erano!!!
Il risultato non è ottimale, e ci mancherebbe pure, perché la grana è molto evidente e il negativo è più denso del normale, con una tonalità sul marrone, però è utilizzabile per delle scansioni.
Probabilmente la stampa sarebbe un tantino difficoltosa.
domenica 24 aprile 2011
Venerdì Santo
Come ogni anno il Venerdì Santo a Gallipoli si svolge la processione dei membri delle varie confraternite.
Quest'anno ho avuto il privilegio di poter assistere alla vestizione, che si è tenuta a porte chiuse e questo ha fatto maturare in me l'idea di voler per la prima volta rappresentare ciò che ho visto senza sacrificare una parte importantissima: i colori.
Ho preferito però farne un elaborazione che potesse conciliare l'iperrealismo con l'atmosfera surreale del fumettato.
Quest'anno ho avuto il privilegio di poter assistere alla vestizione, che si è tenuta a porte chiuse e questo ha fatto maturare in me l'idea di voler per la prima volta rappresentare ciò che ho visto senza sacrificare una parte importantissima: i colori.
Ho preferito però farne un elaborazione che potesse conciliare l'iperrealismo con l'atmosfera surreale del fumettato.
martedì 1 marzo 2011
Se non puoi sconfiggerli, alleati con loro!
La cosa che fa imbestialire più spesso il paesaggista urbano secondo me è la costante e inopportuna presenza di automobili parcheggiate ovunque.
La città vecchia di Gallipoli è un esempio classico: nonostante le limitazioni al traffico tutte le vie e i frontespizi delle chiese più belle sono perennemente coperti da automobili parcheggiate.
A volte l'unica soluzione è sfruttare questo intoppo in modo creativo:
La città vecchia di Gallipoli è un esempio classico: nonostante le limitazioni al traffico tutte le vie e i frontespizi delle chiese più belle sono perennemente coperti da automobili parcheggiate.
A volte l'unica soluzione è sfruttare questo intoppo in modo creativo:
martedì 1 febbraio 2011
Gente che va...
...sotto la pioggia
...a prendere il treno
...in chiesa
...a suonare
...ignorando i segnali
...pensando ai fatti propri...a prendere il treno
...in chiesa
...a suonare
domenica 30 gennaio 2011
Il bello del cattivo tempo
il tempo per una piccola uscita fotografica c'è ma la pioggia non vi molla? Perché non provarci lo stesso?
Con il brutto tempo potrebbero presentarsi occasioni insolite e comunque tutto l'ambiente avrà un aspetto differente da quello che si vede nella maggior parte delle foto.
Ugento (LE)
Con il brutto tempo potrebbero presentarsi occasioni insolite e comunque tutto l'ambiente avrà un aspetto differente da quello che si vede nella maggior parte delle foto.
Ugento (LE)
giovedì 27 gennaio 2011
La Torre Colombaia
Certi luoghi attirano la nostra attenzione in modo inspiegabile.
Se cediamo alla tentazione di avvicinarsi e osservali da vicino potremmo scoprire che nascondono molto piu di quanto non si veda ad una veloce occhiata.
(Torre Colombaia nelle campagne del Salento)
Se cediamo alla tentazione di avvicinarsi e osservali da vicino potremmo scoprire che nascondono molto piu di quanto non si veda ad una veloce occhiata.
(Torre Colombaia nelle campagne del Salento)
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