lunedì 30 agosto 2010

L'impossibile a portata di mano

Quando si parla di pianeti, di costellazioni, di galassie si crede spesso che si tratti di oggetti lontanissimi, alla portata soltanto degli studiosi e magari di qualche appassionato particolarmente abile.
Quando si parla di fotografarli la reazione della maggior parte dei fotografi è la stessa.
Invece la maggior parte di questi corpi celesti è sotto il nostro naso, o meglio sarebbe dire sopra il nostro naso, ogni giorno e la maggiore difficoltà sta in genere solo nell'identificarli.

Su suggerimento di un amico (grazie Antonio) ho così provato a riprendere non solo il piu grande pianeta del nostro sistema solare, Giove, ma anche i suoi satelliti piu visibili.

L'attrezzatura usata è stata:
  • Canon EOS 40D (preferita in questo caso alla 5D per il suo fattore di moltiplicazione)
  • Obiettivo EF 70-200mm f/4 L USM (di ottima qualità ma con una focale non particolarmente lunga)
  • Cavalletto Benro EX500 con testa a sfera
  • Scatto remoto
Identificare il pianeta è stato facile in quanto sorge già in prima serata ed è attualmente la stella piu luminosa tra quelle visibili, almeno così mi è parso.
Per la messa a fuoco ho usato la funzione live view di cui la 40D è dotata con ingrandimento a schermo 10x il che mi ha aiutato anche a trovare subito l'esposizione giusta che rendesse visibili i satelliti medicei.
Ho usato un diaframma piuttosto aperto, pari a f/5.6, per non dover allungare i tempi. Questo perchè anche se il moto apparente delle stelle è troppo lento per poter essere visto ad occhio nudo, basta un tempo di posa un pò piu lungo per notare una scia li dove ci dovrebbe essere un punto.
La sensibilità ISO 400 mi è sembrato un buon compromesso per non avere un disturbo eccessivo.
Con una posa di 1 secondo questo è stato il risultato:
I dettagli e il colore del pianeta gigante sono invisibili dall'esposizione necessaria a rendere visibili le lune.

Per prova ho successivamente fatto anche un tentativo con la compatta, una Canon Powershot A650 IS, alla massima focale e usando un cavalletto da tavolo.
Ecco il risultato:
Non è all'altezza di quello ottenuto con la reflex però dimostra che certi risultati, completamente inaspettati, sarebbero alla portata di tutti.

domenica 29 agosto 2010

Nuova EOS 60D!!!

Gran parte degli appassionati di fotografia sono anche (e purtroppo spesso solo) appassionati di attrezzature fotografiche. Anche a me non dispiacciono!
Le novità vengono attese con febbrile curiosità, tant'è che nascono addirittura siti di rumors (indiscrezioni) in cui si cerca di indovinare quali meraviglie presenteranno le case produttrici.

Questo mese l'attesa per la sostituta della EOS 50D è finita. LINK al sito Canon
In molti si sono chiesti dopo il lancio della EOS 7D, come sarebbe potuta essere la futura 50D per non creare una dannosa concorrenza interna e Canon ha risposto spiazzando un pò tutti.
La loro strategia ora è chiara.
In passato il comparto reflex digitali era fondamentalmente suddiviso in tre segmenti:
  1. reflex entry level (EOS 350D, 450D 500D ecc.)
  2. reflex semi-professionali (EOS 30D 40D e 50D)
  3. reflex professionali  (fondamentalmente EOS serie 1D e 5D)
Oggi le cose stanno cambiando e in nome di una ricerca sempre piu sistematica del profitto le tre categorie stanno venendo suddivise in almeno due sottocategorie.
Ecco nascere allora la 1000D che rappresenta la relfex entry level e low cost, contrapposta a 500D e 550D che invece diventano entry level avanzate.
La stessa identica cosa è accaduto al segmento XXD ora suddiviso tra 7D e 60D.

Ma le novità quali sono?

  • Intanto la 60D perde il corpo in lega di magnesio e le sue dimensioni diminuiscono leggermente così come il peso. 
  • Il tipo di memoria utilizzata passa dalle classiche Compact Flash alle diffusissime SD, questo probabilmente nell'intento di favorire l'upgrade di chi viene dalla compatta o dalle entry level di ultima generazione.
  • Il display LCD da 3" diventa inclinabile ruotabile, per la gioia di chi ama il Live view e la ripresa dei video.
  • L'esposimetro sarà quello della 7D, con 63 zone e due strati mentre l'autofocus rimane quello della 50D a 9 punti tutti a croce.
  • Il sensore sarà quello della 7D con ben 18 megapixel su formato ridotto (22 x 15mm)
  • Non c'è piu la possibilità di tarare in macchina l'AF ma si potrà comandare i flash in wireless senza bisogno di ulteriori accessori.
Concorrenza!
Da notare che da un pò di tempo Nikon e Canon hanno deciso di pestarsi i piedi a vicenda, cosa che per anni non è mai veramente accaduta. La nuova 60D si posiziona sulla stessa fascia della Nikon D90 così come la D300s sta sulla stessa fascia della 7D.

Conclusioni?
Una piccola 7D, semplificata  ed economica (si spera almeno) dedicata a chi si è affacciato da poco nel mondo reflex e vuole una macchina di categoria superiore alle solite entry level.
Conoscendo Canon le prestazioni non saranno deludenti, ma piu di qualche appassionato già storce il muso.

Un pigro inizio

Ciao a tutti!
Dopo molto riflettere e troppo indugiare ho deciso di aprire un mio blog e di dedicarlo alla mia passione per la fotografia.
Ho sempre visto moltissimi fotografi, anche alle prime armi, avere un sito personale, però ho sempre trovato che fosse un impegno per me eccessivo se comparato ai contenuti che avrei potuto offrire.
Spero che il blog sia invece uno strumento piu duttile e semplice da gestire per me ma anche utile per chi deciderà di seguirlo (semmai il blog dovesse sopravvivere alla mia pigrizia).

Detto questo passiamo alle presentazioni:
Mi chiamo Franco ho 32 anni e da molti anni coltivo la passione per la fotografia. Per mancanza di persone a me vicine  che condividessero questa passione mi sono da molto tempo dedicato a coltivare l'hobby sul web, partecipando a forum e siti a tema fotografico. Se avete in passato dato qualche sguardo ai forum in cerca di un risposta o di una soluzione ai vostri problemi foptografici forse mi conoscerete con il nick Alfetta78.

Buona lettura e buona luce a tutti!