Bisogna amarlo o odiarli, non c'è una via di mezzo.
Gli obiettivi fissi hanno per un tempo lunghissimo rappresentato l'unico modo di fotografare. Con il progresso tecnologico però gli zoom hanno recuperato terreno sul fronte della qualità e hanno con la loro versatilità rubato la scena ai fissi, tant'è che oggi molti costruttori considerano piu importanti i primi.
Canon non fa eccezione mi sembra. Da tempo molti appassionati auspicano il rinnovo del parco ottiche proprio nel segmento dei fissi di categoria economica e invece: si presentano nuovi zoom ad ogni occasione.
Unica eccezione è quella degli obiettivi professionali piu costosi, che ancora beneficiano di aggiornamenti periodici (vedi i nuovi 300mm e 400mm f/2.8).
Ma che vantaggi offre l'obiettivo a focale fissa e perchè uno dovrebbe preferirlo?
Intanto, in genere, gli obiettivi a focale fissa offrono quasi sempre luminosità molto elevate, mai disponibili sugli zoom e questo senza diventare proibitivi nel prezzo. Un esempio? Il 50mm f/1.8 costa solo un centinaio di euro e offre una luminosità inarrivabile per qualsiasi zoom.
Ma non finisce quì! Lo schema ottico di un obiettivo zoom è per forza di cose un compromesso. Per cercare di renderlo quanto piu utilizzabile a tutte le focali, non si può privilegiare la resa a nessuna di esse.
Oggi ci sono alcuni zoom che si avvicinano molto alle prestazioni dei fissi, ma in genere non è così, specie per i vetri con l'escursione piu lunga.
I fissi invece non devono fare compromessi e il loro schema ottico è quello ideale per quella lunghezza focale e questo si vede subito. Non per niente un 50mm da 100€ può permettersi una nitidezza che molti obiettivi serie L non raggiungono.
Dopo aver attesa inutilmente la presentazione di nuovi obiettivi da parte di Canon ho deciso: il 35mm f/2 per quanto vecchio, sarà mio!
2 commenti:
A mio avviso il mancato rinnovo dei fissi produce diversi motivi di lagnanza, a seconda della diversa lunghezza focale.
Sulle focali da medio tele in su (partendo più o meno da 50mm), ho l'impressione che i fissi di fascia alta e media, pur se progettati ai tempi della pellicola, continuino a cavarsela benissimo sul digitale. L'uso normale di tali ottiche prevede una elevata nitidezza solo al centro, e una elevata qualità dello sfocato circostante. I ritratti con un EF 200mm f/2.8L venivano benissimo su film, e continuano a venire benissimo su digitale.
Diverso è il caso delle focali più corte, da cui di solito si vorrebbe estrema nitidezza sull'intero fotogramma, bordi inclusi. Grandangoli che andavano molto bene sulla pellicola diventano deludenti sul digitale. Il sensore digitale soffre molto "i raggi più obliqui", e ha bisogno di lavorare con fasci di luce il più possibile ortogonali.
Come molti, mi illudevo che il formato APSC risolvesse il problema (solo grazie al crop dei bordi). Ma la verità è che grandangoli decisamente validi su pellicola (per esempio il 24mm f/2.8)hanno bordi estremamente deludenti sul digitale: APSC e, a maggior ragione, FF.
La soluzione c'è, e consiste nel riprogettare gli schemi ottici prevedendo un elemento posteriore telecentrico. Ma a quanto pare, non è una grande priorità per i principali produttori (nel caso dei fissi).
La progettazione di nuovi schemi sulle ottiche "prime" sembra essere stata lasciata totalmente in mano ai produttori terzi. Che talvolta riescono a fare qualcosa di buono, ma a un prezzo superiore a quello dei vecchi fissi originali.
Per completezza, si dovrebbe aggiungere che non sono solo i produttori a snobbare i fissi. Le riviste cartacee e i siti web non sono da meno. Muoiono tutti dalla voglia di provare gli zoom, anche infimi. Ma si fa una gran fatica a trovare recensioni, per es., sul Tokina ATX pro f/2.8 macro, o sul Samyang 14mm f/2.8.
Concordo, ma purtroppo se è l'interesse economico a spingere l'innovazione (e non potrebbe essere differentemente) allora avremo anche in futuro solo super-zoom sempre piu spinti e qualche raro fisso Sigma o Tamron che ci faranno pagare salato.
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